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La Proiezione rappresenta l'operazione fondamentale della geometria proiettiva; e in collaborazione con l'operazione di sezione permette di raggiungere diversi metodi di rappresentazione dello spazio sul piano.

Il termine proiezione può inoltre essere utilizzato per descrivere il metodo della doppia proiezione ortogonale, detta anche  proiezione di Monge, che è fondata sulle proiezione cilindriche.

Le proiezione ortogonali sono incentrate sull'associazione di due proiezione ortogonali, la pianta e il prospetto, ricavate dalla proiezione su due piani tra loro ortogonali a loro volta, ciascuno dei quali è annesso ad un centro di proiezione improprio, che genera una direzione di proiezione ortogonale al piano.

A queste due proiezione è possibile anche aggiungerne una terza, il profilo, per concludere la raffigurazione del soggetto.

Questo metodo prende anche il nome di proiezione Mongiana, che deriva dal suo "inventore" Gaspard Monge, il primo ad esporle con chiarezza, ma le primissime raffigurazioni che si fondavano su una concezione molto simile a quelle di proiezione ortogonale deriva dall'arte egizia, che probabilmente in maniera involontaria ne richiamava i concetti in modo evidente.

Tra le primissime rappresentazioni storiche, possiamo ricordare un palese riferimento ad una pianta e ad un prospetto nella definizione di iconografia e ortografia presente nel trattato di architettura di Vitruvio; oltre all'altrettanto palese similitudine con alcuni metodi di tracciamento delle carte geografiche ideati da Claudio Tolomeo.

Infine un grande merito viene dato a Villard de Honnecourt, che nei suoi taccuini venne scoperto l'utilizzo frequente di disegni di piante e prospetti degli edifici.